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Vaccino antipertossico

Vaccino antipertossico

La malattia

La pertosse è causata dal batterio Bordetella Pertussis e il contagio avviene per via aerea, attraverso le goccioline di saliva emesse quando si tossisce, si parla o si starnutisce. I primi sintomi prevedono una tosse lieve e febbre per 1-2 settimane. In seguito la tosse diventa più insistente fino a veri e propri accessi di tosse ai quali in alcuni casi seguono contati di vomito. La durata media della malattia priva di complicazioni è di 7 settimane. La malattia può colpire a tutte le età, ma interessa in prevalenza i bambini: il 38% dei casi riguarda bambini con meno di 6 mesi, il 71% dei casi riguarda bambini con meno di 5 anni. La pertosse può essere particolarmente pericolosa nei bambini con meno di 1 anno. Infatti nei neonati e nei lattanti la malattia si manifesta con crisi di apnea che costringono spesso al ricovero in ospedale. In alcuni casi si hanno complicazioni respiratorie e cerebrali che possono causare gravi danni alla salute del bambino.

Il vaccino

Il vaccino utilizzato è acellulare, cioè costituito solo da alcune componenti purificate del batterio con la capacità di attivare il nostro sistema immunitario. Il vaccino viene somministrato in combinazione con altri (DIFTO, TETANO, PERTOSSE, POLIO), esavalente (DIFTO, TETANO, PERTOSSE, ETATITE B, POLIO, HAEMOPHILUS INFLUENZAE B), trivalente (DIFTO, TETANO, PERTOSSICO).Questa vaccinazione è fortemente raccomandata a partire dai 2 mesi di età con lo scopo di proteggere il bambino nella fase della vita in cui la malattia può essere più pericolosa. Per proteggere i neonati non ancora vaccinati è raccomandabile la vaccinazione delle donne durante la gravidanza: in particolare la vaccinazione tra la 27° e la 32° settimana di gravidanza garantisce il massimo trasferimento degli anticorpi materni attraverso la placenta. La vaccinazione garantisce una copertura dell’85%. Il calendario vaccinale prevede 3 dosi distribuite nei primi 12 mesi di vita, co una protezione che dura fino ai 5 anni di età. Sono previsti richiami vaccinali a 5-6 anni di età e a 13-14. A differenza di quanto avviene per altre malattie infettive, l’immunità dalla vaccinazione contro la pertosse non è definitiva e per questo motivo si può contrarre nuovamente la pertosse in età adulta, anche se in forma più lieve, ma di lunga durata. Per questo motivo si raccomandano i richiami decennali negli adulti.

Effetti collaterali

Il vaccino può avere effetti collaterali per lo più lievi e di breve durata. In particolare:

  • Dolore, rossore o gonfiore nel punto in cui il vaccino è stato somministrato.
  • Le reazioni locali possono aumentare con il numero di dosi effettuate, circa il 40% dei bambini ha dolore e indolenzimento al braccio quando viene iniettata la quarta dose a 5-6 anni.
  • Nelle prime 24-48 ore dalla somministrazione del vaccino possono comparire febbre, sonnolenza, irritabilità. Solo in casi rari si verifica la febbre alta.

Chi è esonerato dalla vaccinazione

Sono esonerati i bambini che hanno gravi allergie nei confronti di una componente del vaccino oppure che abbiano avuto una reazione allergica grave ad una dose precedente di vaccino.

Fonti: Le Vaccinazioni nell’Infanzia e nell’Adolescenza (Servizio Sanitario Emilia Romagna), VaccinarSì (Ministero della Salute)

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