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Vaccino antiepatite B

Vaccino antiepatite B

La malattia

L’epatite B è una malattia virale che colpisce il fegato e si trasmette tramite il sangue e i liquidi biologici dei soggetti infetti e dei portatori cronici. Il virus può infettare l’organismo anche attraverso lesioni minime della cute e delle mucose. Benché in molti casi l’infezione da virus B si risolva spontaneamente, circa il 10-15 % delle persone infettate manifesta sintomi come vomito, febbre, nausea, colorito giallo della pelle, e nei casi di infezione più gravi casi a cirrosi epatica e tumore del fegato. Inoltre le persone infettate possono diventare portatori cronici della malattia pur non manifestando sintomi.
L’età in cui si contrae l’infezione è un fattore determinante: se questo accade in età neonatale nel 90% dei casi si svilupperà una forma cronica, mentre se ci si ammala in età adulta questa percentuale scende al 10%.

Il vaccino

La vaccinazione è diventata obbligatoria a partire dal 1991 e questo ha portato a una consistente diminuzione dei casi di epatite B, soprattutto nella fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni e ci si attende per il futuro una sensibile diminuzione dei casi di tumore al fegato. Il vaccino contiene solo la parte esterna del virus, tuttavia è sufficiente per attivare le difese immunitarie dell’organismo. Il livello di efficacia è molto alto: nei bambini arriva al 98%. Di solito il vaccino viene somministrato nel vaccino esavalente (Vaccino DIFTO TETANO PERTOSSE EPATITE B POLIO HAEMOPHILUS INFLUENZAE B ). Il vaccino viene somministato in 3 dosi: al 3°, 5° e all’11° mese di vita. Ai bambini nati da madre infetta dal virus invece la prima dose viene somministrata entro 12 ore dalla nascita, la seconda dose a 1 mese di distanza dalla prima.

Effetti collaterali

Il vaccino può causare reazioni allergiche, benché tale rischio sia molto limitato. Le reazioni allergiche gravi e severe sono estremamente rare, 1 caso su 1.000.000 di dosi somministrate.

Il vaccino può tuttavia presentare alcuni problemi lievi come:

  • Febbre;
  • rossore, gonfiore, dolore nella sede di iniezione.

I sintomi si manifestano generalmente entro 48 ore dall’iniezione e non si protraggono per più di 2 giorni. In casi molto rari (1/2 su 10.000) si possono verificare convulsioni causate dalla febbre.

Chi è esonerato dalla vaccinazione

Sono esonerati i soggetti che hanno avuto gravi reazioni allergiche a precedenti dosi del vaccino, o a uno dei suoi componenti. È consigliabile invece rimandare in presenza di malattie moderate o gravi, aspettando la completa guarigione.

Fonti: Le Vaccinazioni nell’Infanzia e nell’Adolescenza (Servizio Sanitario Emilia Romagna), VaccinarSì (Ministero della Salute).

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