Il vaccino antinfluenzale è sicuro e costantemente monitorato

I vaccini antinfluenzali hanno un profilo di sicurezza consolidato e vengono costantemente monitorati. Rappresentano lo strumento fondamentale per limitare la circolazione virale e possiedono elevati standard di garanzia perché rigorosamente controllati in tutte le fasi del loro sviluppo, dal laboratorio alla pratica clinica.

È la forma più efficace di prevenzione dell’influenza e delle sue complicanze, che non sono solo respiratorie ma possono coinvolgere diversi organi e/o apparati (miocardite, encefalite, ecc.).

Effetti e contagi influenzali

L’influenza è una malattia respiratoria causata da virus che circolano in tutto il mondo. Si stima che queste epidemie annuali causino da 3 a 5 milioni di casi di malattia grave e da 290.000 a 650.000 decessi per cause respiratorie. In Europa, ogni anno, si infetta dal dieci al trenta per cento della popolazione l’infezione causa centinaia di migliaia di ricoveri.

L’influenza e la polmonite ad essa associata sono classificate tra le prime 10 principali cause di morte in Italia. È sufficiente un colpo di tosse, uno starnuto o anche solo parlare per diffondere nell’ambiente microscopiche goccioline di saliva che possono contagiare chi si trova a contatto con noi o nelle immediate vicinanze.

Le particelle, inoltre, possono depositarsi sulle superfici da cui il virus viene facilmente trasferito alle mucose di naso, bocca o occhi tramite le mani.

Categorie a rischio e lavoratori di pubblica-utilità

La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata per tutta la popolazione ma assume un ruolo particolarmente importante per alcune categorie, considerate più vulnerabili o esposte e per chi è a contatto con il pubblico.
È altamente consigliata per:

• soggetti con età pari o superiore ai 60 anni;
• pazienti ricoverati presso strutture di lungodegenza (ospedali, cliniche, RSA);
• bambini dai 6 mesi ai 17 anni; donne in gravidanza e nel post-partum;
• soggetti affetti da patologie croniche;
• familiari e persone che convivono con soggetti fragili;
• chi è affetto da diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi soggetti con indice di massa corporea BMI > 30);
• donatori di sangue;
• persone che svolgono professioni di pubblica utilità – medici, personale sanitario e socio-assistenziale, forze di polizia e vigili del fuoco;
• personale scolastico docente e non docente degli asili nido, delle scuole dell’infanzia e dell’obbligo, della scuola secondaria di secondo grado e delle università.

Con un semplice gesto proteggi te stesso, i tuoi amici e famigliari e chi ti è accanto.